Il gip di Taranto Patrizia Todisco ha espresso parere negativo alla richiesta del mantenimento di un minimo di produzione all'Ilva. Rigettato al mittente anche il piano da 400 milioni di euro presentato la scorsa settimana dal presidente Bruno Ferrante, così come già fatto dalla Procura della Repubblica. Il commento del Procuratore, Franco Sebastio: "Avevamo formulato una parere che almeno al momento ha trovato accoglimento"
La decisione è contenuta nel provvedimento depositato poco fa dal giudice in cancelleria. "Non c'è spazio per proposte al ribasso da parte dell'Ilva circa gli interventi da svolgere e le somme" da stanziare. "I beni in gioco - salute, vita e ambiente, ma anche il diritto ad un lavoro dignitoso ma non pregiudizievole della salute di un essere umano - non ammettono mercanteggiamenti".
Vanificate, quindi, le rimostranze dei nove lavoratori dell'Ilva che sono saliti questa mattina per protesta sulla passerella in cima al camino E312 dell'area agglomerato, a circa 70 metri d'altezza, i quali hanno intenzione di proseguire ad oltranza con lo sciopero della fame e della sete. Altri cinque operai hanno trascorso la notte sulla cima dell'altoforno 5 (il più grande d'Europa), a 60 metri di altezza.
"Stiamo lavorando per cercare di fare uno sciopero nella giornata di domani, ma ne stiamo ancora discutendo e attendiamo di incontrare questo pomeriggio alle 16 il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante", ha detto all'Ansa il segretario provinciale della Fim Cisl, Mimmo Panarelli, dopo aver parlato con i delegati di fabbrica che hanno avuto un confronto con il dirigente del personale dell'acciaieria.