Lucchini-Cevital: il 9 o l'11 la firma sul preliminare di vendita

venerdì, 05 dicembre 2014 13:18:46 (GMT+3)   |   Brescia
       

Dopo il via libera del Ministero dello Sviluppo Economico alla cessione della Lucchini di Piombino al gruppo algerino Cevital, è in programma per oggi alle 14:00 l'incontro tra il governatore toscano Enrico Rossi e il presidente di Cevital Issad Rebrab.
Come riportato precedentemente, l'acquisizione della Lucchini da parte del gruppo algerino prevede investimenti sul territorio per circa 400 milioni di euro e, a regime, il pieno riutilizzo del personale.

Intanto, si è svolto ieri ed è durato circa un'ora l'incontro fissato all'acciaieria tra Issad Rebrab e i rappresentanti dei sindacati di Fiom, Fim e Uilm. Durante l'incontro, al quale era presente anche il consulente per l'Italia del gruppo algerino, Farid Tidjani, l'azienda ha confermato ai sindacati la volontà di voler tornare a produrre acciaio a Piombino e di essere intenzionata a investire molto anche in ricerca e sviluppo. È spuntata anche l'ipotesi di cambiare la denominazione della holding che opera in Italia in 'Cevitaly'.
La discussione sui numeri, sui lavoratori e sulle scadenze, è stata rimandata a dopo la firma sul preliminare di vendita che si dovrebbe perfezionare il 9 o l'11 dicembre prossimi.

"Il preliminare di vendita sarà firmato il 9 o l'11 perchè il 10 Rebrab ha un impegno a Londra con il primo ministro algerino", ha dichiarato Fausto Fagioli della Fim Cisl. "Questo sarà un passaggio fondamentale, perché darà la possibilità di ordinare le materie prime per continuare la produzione nel reparto laminatoio".
Durante il primo incontro tra Issad Rebrab e i segretari territoriali, ha spiegato Fagioli, si è parlato di "investimenti nella ricerca e nello sviluppo, riferiti alla produzione di acciai speciali, perché la siderurgia tradizionale non dà più certe garanzie per il futuro. È vero - ha sottolineato il sindacalista - che il piano Cevital punta sulla diversificazione, cioè anche sull'agroalimentare e sul porto; ma non perdiamo di vista il cuore della nostra economia, che è l'acciaio. Noi crediamo che l'acciaio speciale sia il prodotto di nicchia che ci consentirà di rinascere. Ho letto altre dichiarazioni ironiche di Antonio Gozzi secondo il quale ci vogliono tre generazioni per fare acciaio speciale. Si tranquillizzi, Gozzi, che a Piombino abbiamo le competenze necessarie per farlo subito".
Per quanto riguarda il passaggio definitivo della Lucchini, ha proseguito il sindacalista, "è un'operazione complessa, ma crediamo che possa essere conclusa entro la fine di febbraio". "Dopo il preliminare di vendita - ha infine aggiunto - torneremo a incontrarci per entrare nel dettaglio dell'assorbimento dei lavoratori, ma Rebrab ci ha garantito la piena occupazione".


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