Gruppo Riva: 'no' al riesame dell'Aia per l'Ilva di Taranto

mercoledì, 16 maggio 2012 15:03:32 (GMT+3)   |  
       

"Il nostro impegno è finalizzato a completare il più velocemente possibile le prescrizioni dell'AIA entrate in vigore il 23 agosto e non a discutere il riesame che, a così breve distanza di tempo, risulta del tutto illogico e privo di significato. Come più volte ricordato dal Presidente del Gruppo, Emilio Riva, vogliamo infatti  raggiungere pienamente gli obiettivi fissati per la completa sostenibilità dello stabilimento".

Così si apre il comunicato dell'Ilva di Taranto (Gruppo Riva), tramite il quale l'azienda esprime la sua avversione al riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, concetto già espresso anche da Nicola Riva nella recente conferenza di Federacciai con queste parole: "C'è una sentenza del Tar di Lecce che specifica a chiare lettere che a Taranto non c'è alcuna emergenza sanitaria. Per cui la nostra posizione rimane sempre la stessa: vogliamo rimanere nel completo rispetto di tutte le leggi esistenti, ma se ci chiedono di andare sulla luna a piedi non ce la facciamo".

Tornando al comunicato stampa odierno, l'Ilva annuncia il ricorso contro la decisione del Ministero della Salute di riaprire il procedimento dell'AIA, fatta salva la volontà di rispettare quanto deciso dalle stesse istituzioni, all'esito di un lungo lavoro con tutti i soggetti coinvolti, meno di un anno fa, con il rilascio dell'AIA.

Il documento di oltre 1.000 pagine, definito da Nicola Riva con un involontario gioco di parole "l'AIA più grande d'Italia", ha richiesto cinque anni di lavoro da parte di centinaia di tecnici. Il vicepresidente di Federacciai, nella conferenza della scorsa settimana, ha inoltre sottolineato gli sforzi economici profusi dall'azienda per raggiungere gli obiettivi in materia ambientale imposti dalla UE "investendo più di un miliardo di euro solo nell'ecologia, più altri cinque miliardi negli impianti. Noi comunque andiamo avanti nell'applicazione delle migliori tecnologie possibili, secondo quanto richiesto dalla Comunità Europea, tanto che la concentrazione di PM10 presente a Taranto è la metà di quella di Parma e meno della metà di quelle di Milano o Torino".

L'azienda sottolinea che in data 23 febbraio ha già provveduto ad inviare alle autorità competenti il "Piano di attuazione di tutte le attività ed iniziative necessarie per la piena attuazione del piano di monitoraggio e controllo AIA", così come il progetto relativo alla valutazione e monitoraggio delle emissioni fuggitive nella cokeria. Impegni che la società intende onorare nei tempi e nei modi previsti e definiti dall'AIA vigente.


Articolo precedente

Ministero dell'Ambiente: AIA consegnata all'Ilva entro il 16 ottobre

28 set | Notizie

Gozzi: "Senza Ilva gli extracosti potrebbero raggiungere i 7 milioni di euro l'anno"

28 set | Notizie

Fabio Riva: "Il Gruppo Riva vuole restare a Taranto"

20 set | Notizie

Ferrante: "Al via gli interventi, ma lasciateci produrre". Il Procuratore: "Deciderà il gip"

19 set | Notizie

Monti: "Non ci siamo dimenticati dell'Ilva"

06 set | Notizie

Ilva, Ferrante: "pronti a discutere con il governo nazionale e locale"

02 ago | Notizie

Fabio Riva: "Il Gruppo Riva andrà avanti da solo"

03 ott | Notizie

Gruppo Riva: "in passivo nel 2011 ma continueremo ad investire"

01 ago | Notizie

Ministero dell'Ambiente: AIA consegnata all'Ilva entro il 16 ottobre

28 set | Notizie

Gozzi: "Senza Ilva gli extracosti potrebbero raggiungere i 7 milioni di euro l'anno"

28 set | Notizie