A causa della stagione termica, delle restrizioni dovute alle Olimpiadi invernali, alle basse temperature e ai continui picchi dei contagi da Covid-19 in alcune regioni, la produzione siderurgica è rimasta su livelli relativamente bassi in Cina. Allo stesso tempo, i prezzi hanno mantenuto un trend crescente dopo le festività di capodanno. È quanto si legge in un report pubblicato recentemente dalla China Iron and Steel Association (CISA).
In data 10 marzo, le scorte dei principali cinque prodotti siderurgici finiti in venti città della Cina sono ammontate a 14,53 milioni di tonnellate, facendo registrare un calo dell'1% (150.000 tonnellate) rispetto al 28 febbraio. Nella stessa data, le scorte di acciai finiti delle imprese cinesi di medie e grandi dimensioni si sono attestate a 16,682 milioni di tonnellate, crescendo del 3,61% (581.300 tonnellate) rispetto al 28 febbraio.
I prezzi dell'acciaio sono aumentati nelle prime due settimane di marzo, durante il tradizionale periodo di picco delle attività. Tuttavia, la recrudescenza dei contagi da Covid-19 in numerose regioni della Cina, che ha portato a imporre misure di confinamento a Tangshan, potrebbe influenzare negativamente il mercato siderurgico nel breve periodo. Si prevede in particolare che le misure per fronteggiare la pandemia eserciteranno un impatto negativo sulle attività di costruzione, indebolendo la domanda di acciaio. Al tempo stesso, tuttavia, ci si aspetta anche un calo dell'offerta. La CISA ritiene in conclusione che i prezzi dell'acciaio subiranno variazioni contenute nel breve periodo.