Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, il colosso siderurgico indiano Tata Steel sta valutando di dismettere i propri asset nel Regno Unito. In un comunicato diffuso poche ora fa, Tata ha dipinto un quadro a tinte fosche per la propria divisione britannica, spiegando che le condizioni di scambio sono deteriorate rapidamente sia in Regno Unito sia in Europa a causa di fattori strutturali quali l'oversupply, l'aumento delle importazioni, gli elevati costi e la bassa domanda interna. Da qui la disamina "di tutte le opzioni di ristrutturazione del portafoglio, compresa l'eventuale cessione di Tata Steel UK, nella sua interezza o in parte", si legge nel comunicato dell'azienda.
Secondo The Guardian, la cessione della divisione britannica da parte di Tata Steel metterebbe a repentaglio quasi 15.000 posti di lavoro.
Non si sono fatte attendere le forti reazioni dei sindacati locali. Roy Rickhuss, segretario generale del sindacato britannico dell'acciaio ha dichiarato che "l'abbandono del Regno Unito da parte di Tata Steel rischia di distruggere la nostra industria siderurgica. Si tratterebbe di un disastro sia per quelle comunità che dipendono da posti di lavoro nel settore siderurgico sia per l'intera base industriale".
Port Talbot sta macinando perdite, e nella stessa situazione versano diversi produttori siderurgici britannici, con la conseguenza che nell'ultimo anno il settore siderurgico ha tagliato migliaia di posti di lavoro.
Tata sta ancora cercando di vendere la propria divisone Prodotti Lunghi a Greybull Capital, società di investimento in private equity con sede a Londra. Le parti stanno discutendo dallo scorso dicembre un programma di ristrutturazione del valore massimo di 400 milioni di sterline per riportare in attivo lo stabilimento di Scunthorpe. Di questi 400 milioni, 170 proverrebbero da un consorzio di banche, 150 da Greybull e dai propri investitori, mentre la restante parte verrebbe coperta con un prestito concesso dal governo britannico.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, a febbraio Tata Steel ha registrato, per il terzo trimestre dell'anno fiscale, una perdita di 21,3 miliardi di rupie (320 milioni di dollari), contro l'utile di 1,57 miliardi di rupie registrato un anno prima.