Risale allo scorso settembre la notizia di un "matrimonio" tra Mamé Group e Lucchini RS. Le due società avevano infatti firmato un accordo preliminare che aveva per oggetto l'acquisizione da parte della Lucchini RS di Lovere di una partecipazione del 49% nella holding di Cividate Camuno, guidata da Antonio Mamé. L'intesa iniziale prevedeva inoltre che nel 2017 il gruppo bresciano potesse esercitare un'opzione di acquisto ulteriore di azioni di Mamé, per poterne conquistare la maggioranza.
Benché sia rimasto "assolutamente inalterato ogni tipo di accordo di governance tra i soci" (come si legge in un comunicato stampa), è stato ritenuto "più idoneo ed utile un assetto diverso che saltasse la fase intermedia".
Lo scorso 10 giugno, pertanto, alla presenza di Antonio Mamé e del presidente di Lucchini RS Giuseppe Lucchini, è stato firmato l'accordo per l'acquisizione da parte dell'azienda loverese di una partecipazione del 75% in una società che nascerà dall'apporto dei rami aziendali delle realtà operative controllate da Mamé Group.
La nuova società prende il nome di Lucchini Mamé Forge Spa, avrà sede a Cividate Camuno (BS) e avrà come presidente Antonio Mamé e come amministratore delegato Giuseppe Moschini
"È stato un accordo semplice a trovarsi quanto lungo da tradurre per iscritto" ha dichiarato Antonio Mamé. Giuseppe Lucchini ha invece sottolineato che "come in altri settori, anche nelle forge il mercato richiede players con visione globale e sempre più strutturati, con ampie gamme di produzione, qualità superiore intesa e una grande solidità finanziaria e l'integrazione raggiunta va nella giusta direzione".