Secondo quanto riportato dai media, ieri 20 dicembre gli uomini della Guardia Costiera di Livorno e di Piombino hanno sequestrato 400.000 metri cubi di rifiuti pericolosi e le relative aree di stoccaggio gestite da tre società piombinesi.
Le aree su cui sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto dalla Procura fiorentina fanno capo ad Aferpi Spa e ad altre due aziende collegate, ex Lucchini in A.S. e Piombino Logistics.
In una nota diffusa dalle forze dell'ordine è stato specificato che nelle aree sequestrate sono state trovate ingenti quantità di rifiuti anche pericolosi, tra cui scaglie di laminazione e altri scarti di acciaieria mescolati insieme a prodotti contaminanti, tubi in gomma, piccoli rottami in ferro, legno, guaine e materiali riportanti la dicitura da classificare. Secondo l'accusa, i rifiuti sarebbero stati falsamente dichiarati non pericolosi per evitare i costosi trattamenti cui avrebbero dovuto essere sottoposti o addirittura fatti passare per materie prime secondarie.
L'intervento rientra nelle operazioni attive dal 13 dicembre scorso contro il traffico e la gestione illecita di rifiuti pericolosi.
L'area complessiva interessata dal provvedimento è di 370.000 metri quadrati. Gli accertamenti sulla natura e pericolosità dei rifiuti verranno svolti a gennaio.