Il 28 luglio il colosso minerario brasiliano Vale ha annunciato il bilancio del II trimestre del 2011, secondo il quale l'utile netto è aumentato del 74% su base annua fino a 6,45 miliardi di $.
Il fatturato di Vale - nel II trimestre - ha raggiunto 15,3 miliardi di $, con un incremento del 55% rispetto allo stesso periodo del 2010, mentre l'utile operativo è cresciuto addirittura del 67,3% a 7,47 miliardi di $.
Anche le vendite di rinfuse come minerale di ferro, pellet, manganese, ferroleghe e carbone hanno stabilito nuovi record nel periodo aprile-giugno grazie all'incremento del 22,7% su base annua.
Secondo il comunicato di Vale, anche grazie all'arrivo della bella stagione, nel secondo trimestre dell'anno l'output di iron ore è cresciuto del 6% annuo a 80,3 milioni di tonnellate, mentre quello di pellet è incrementato del 3,8% a 13,1 milioni di tonnellate.
I commerci con la Cina hanno concorso in maggior misura alla produzione del fatturato, generando il 32,6% del totale del II trimestre. In generale, nella prima metà dell'anno l'import della in Cina di minerale ferroso di Vale ha raggiunto 335 milioni di $ grazie ad una crescita dell'8,1%.
Cali congiunturali, nel periodo aprile-giugno, per gli output di carbone e nichel: il primo ha raggiunto 1,3 milioni di tonnellate (-8,2%), il secondo non ha superato 56.200 tonnellate (-4,4%).
Gli investimenti previsti da Vale nel 2011 ammontano a circa 24 miliardi di $, mentre nel solo secondo trimestre l'azienda ha sborsato 4,03 miliardi di $.