L'American Iron and Steel Institute (AISI) ha comunicato che - in base ai dati preliminari - ad agosto sono state importate negli Stati Uniti 2,603 milioni di tonnellate di acciaio (+13,9% rispetto ai dati definitivi di luglio), dei quali 1,994 milioni di prodotti finiti (+9,8%). Dall'inizio dell'anno le importazioni di acciaio hanno totalizzato 19,162 milioni di tonnellate, dei quali 15,031 milioni di prodotti finiti, facendo segnare cali rispettivamente del 9% e del 7% rispetto allo stesso periodo del 2012.
Secondo le ultime proiezioni, l'import complessivo per il 2013 sarà di 28,75 milioni di tonnellate di acciaio, dei quali 22,58 milioni di prodotti finiti, con cali tendenziali rispettivamente del 5% e del 4%. Ad agosto, sul mercato statunitense degli acciai finiti, la quota occupata dalle importazioni ha raggiunto il 24%, mentre si registra il 23% per i primi otto mesi dell'anno.
Questi i prodotti che ad agosto hanno registrato i maggiori incrementi delle importazioni rispetto a luglio: tondo per cemento armato (+117%); OCTG (+62%); fogli e nastri zincati a caldo (+50%); fogli laminati a freddo (+27%); fogli e nastri con altri rivestimenti metallici (+21%); tubi standard (+15%) e lamiera in coil (+13%).
In agosto, i maggiori volumi di acciai finiti sono stati importati da Asia e Europa, nello specifico dalla Corea del Sud (322.050 ton, +17%), dal Giappone (165.107, +23%), dall'Argentina (100.697 ton, +937%), dalla Cina (98.883 ton, -38%) e dalla Turchia (84.368 ton, +59%). Per quanto riguarda invece i primi otto mesi dell'anno, i principali esportatori sono stati Corea del Sud (2,191 milioni ton, -3%), Giappone (1,168 milioni ton, -5%), Cina (1,074 milioni ton, +9%), Turchia (808.301 ton, -17%) e Germania (650.451 ton, -13%).