Nel mercato mondiale della ghisa si registra ancora calma piatta dal momento che i fornitori chiedono aumenti di prezzo che i clienti non sono affatto pronti ad accettare. Anzi, dopo i ribassi registrati nei mercati dei future e fisici in Cina – a causa delle restrizioni alla produzione, dei problemi energetici e del calo della domanda – il sentiment tra gli operatori del mercato della ghisa è peggiorato ulteriormente. Ha pesato inoltre la recente inversione del trend dei prezzi del rottame in Turchia.
In questo contesto, un fornitore brasiliano di ghisa basica ha abbassato i prezzi a 505-510 $/t FOB, contro il livello di 510-515 $/t FOB risalente alla scorsa settimana. I fornitori dei paesi CIS stanno mantenendo un atteggiamento di cautela e sono restii a fornire ufficialmente offerte. «Le acciaierie russe esitano ad offrire, apparentemente stanno aspettando che venga annunciata la revoca della tassa sulle esportazioni» ha commentato un trader europeo. «D'altra parte – ha continuato – ci sono forti incertezze a causa degli elevati costi dell'energia e del raffreddamento del mercato. La maggior parte dei clienti è pessimista per i prossimi mesi». Un altro trader ha affermato che i fornitori dell'area CIS starebbero puntando a 550-560 $/t FOB Mar Nero, «che secondo il mio parere rappresenta una pia illusione». Gli ultimi scambi relativi a ghisa basica prodotta da un'acciaieria ucraina di seconda fascia risalgono a metà ottobre e sono stati chiusi al prezzo di 530-540 $/t FOB Mar Nero, con spedizione a novembre.