Il consiglio direttivo del Brazil Steel Institute (IABr), in un recente incontro con il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha definito le prospettive del settore siderurgico del paese.
Sebbene il comparto industriale del Brasile sia stato fra quelli maggiormente colpiti dalla recessione globale, nel 2009 si è avuta una costante ripresa, grazie soprattutto ai provvedimenti anti-crisi del governo in termini di agevolazioni fiscali per i produttori e incentivi ai consumi. Tali iniziative hanno senza dubbio contribuito a rafforzare anche il mercato locale dell'acciaio.
Secondo le stime di IABr, nel 2010 il consumo di acciaio del paese sudamericano segnerà un incremento del 23,3% rispetto allo scorso anno, attestandosi a 22,9 milioni di ton. Al contempo, la produzione siderurgica raggiungerà i 33,2 milioni di ton (+25,1%), mentre l'export totalizzerà 11 milioni di ton (+23,4%).
Flavio Azevedo, presidente di IABr, ha sottolineato come il settore edilizio del Brasile non potrà che beneficiare del programma statale volto a realizzare un milione di case per i cittadini a basso reddito. La domanda addizionale di acciaio dovrebbe raggiungere 8 milioni di ton nel periodo 2010-2016. Attualmente, la capacità produttiva siderurgica del paese è del 103% più alta della domanda interna, una situazione pienamente in grado di far coesistere l'atteso incremento della richiesta di mercato e lo sviluppo del business sull'export.