All'inizio della scorsa settimana i prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% si attestavano a 56,5 $/t CFR Cina. Le quotazioni sono cresciute gradualmente fino a chiudere la stessa settimana a quota 59 $/t CFR. Questa settimana i prezzi dell'iron ore sono invece diminuiti di 1 $/t, posizionandosi a 58 $/t CFR. Fonti interpellate da SteelOrbis sostengono che la ragione del recente rialzo sia la minor disponibilità di carichi di minerale dovuta ad alcuni problemi legati alle spedizioni ai porti cinesi.
Recentemente Goldman Sahcs e Capital Economics hanno previsto un trend discendente per le quotazioni del minerale ferroso. La risalita della scorsa settimana ha dunque causato una certa sorpresa negli operatori, sorpresa che in seguito è stata sostituita dall'aspettativa di un trend rialzista di breve durata. Secondo quanto dichiarato dall'associazione siderurgica cinese (CISA) in data 7 settembre, la domanda di iron ore dovrebbe indebolirsi per effetto della scarsa richiesta di acciai finiti all'interno della Cina. La CISA ha aggiunto che è difficile che i prezzi del minerale continuino a crescere nel prossimo periodo, e che è più probabile che essi oscillino all'interno di un range ristretto. Inoltre, la debolezza degli acciai finiti, in un contesto caratterizzato dalla svalutazione della moneta cinese, causerà sempre più difficoltà ai produttori siderurgici del paese asiatico. La CISA ritiene pertanto che i prezzi del minerale di ferro non potranno continuare a tendere al rialzo nel prossimo periodo.