Confermati anche per questa settimana i seguenti prezzi dei coils sul mercato italiano ed europeo in generale: 420-460 €/t franco produttore nel caso dei coils laminati a caldo (HRC), 530-560 €/t f.p. per i coils a freddo (CRC) e 510-540 €/t f.p. nel caso degli zincati a caldo (HDG). Più precisamente, le punte più alte continuano ad essere appannaggio dei produttori del Nord Europa, mentre i produttori del Sud Europa restano posizionati su livelli di prezzo inferiori.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, a valle la domanda non è particolarmente brillante e prevale un atteggiamento attendista. In particolare, si è in attesa di capire quali saranno i risultati definitivi dei diversi procedimenti antidumping relativi alle importazioni di prodotti piani. Intanto, è di pochi giorni fa la notizia di una lettera firmata da 58 top manager dei maggiori gruppi siderurgici europei e italiani ai capi di Stato e di governo in cui si chiede l'applicazione di un "regolamento antidumping europeo rivisto che includa i cinque criteri di economia di mercato dell'UE, con l'onere della prova nei casi di dumping a carico degli esportatori verso l'UE", nonché "misure più efficaci e rapide per ristabilire un commercio equo".
Come riportato precedentemente, gli aumenti di prezzo registrati a settembre sono stati supportati dall'assenza di offerte da paesi terzi e dalla solidità dei portafogli ordini dei produttori europei. Secondo fonti vicine a SteelOrbis, il carico di ordini si sarebbe ridotto nelle ultime due/tre settimane, tuttavia non vi è stato alcun alleggerimento delle pressioni rialziste sui prezzi, che secondo le previsioni dovrebbero ancora aumentare entro la fine dell'anno.