L'Antitrust ha aperto un'istruttoria nei confronti di sei importanti imprese italiane che producono e commercializzano tondo per cemento armato e rete elettrosaldata. Si tratta di Alfa Acciai, ORI Martin, Feralpi Siderurgica, Industrie Riunite Odolesi, Ferriera Valsabbia e Stefana.
"Il procedimento - si legge in un comunicato stampa dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - riguarda l'ipotesi di un'intesa orizzontale che sarebbe stata attuata, in violazione dell'articolo 101 TFUE, quantomeno coordinando le due componenti del prezzo di vendita per entrambi i prodotti (prezzo base e prezzo extra di dimensione). Tale coordinamento sarebbe avvenuto anche con la partecipazione, a partire dal 2010, dei rappresentanti delle sei imprese alle riunioni quindicinali della Commissione Prezzi Prodotti siderurgici, istituita presso la CCIAA di Brescia". L'istruttoria si concluderà entro il 31 dicembre 2016.
Nei giorni 28 e 29 ottobre, si apprende dal comunicato, "i funzionari dell'Agcm hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, dell'Associazione di categoria Federacciai, dell'Associazione Industriale Bresciana e della CCIAA di Brescia, con l'ausilio del Nucleo speciale Antitrust e del Nucleo frodi tecnologiche della Guardia di Finanza".
Già nel 2009 la Commissione Europea aveva inflitto una multa di 83,25 milioni di euro ad Alfa Acciai, Ferriere Nord, Feralpi, IRO, Leali, Lucchini, Riva e Ferriera Valsabbia per un'infrazione durata dal dicembre 1989 al maggio 2000. L'accusa era di aver "fissato diversi elementi del prezzo dei tondi, utilizzati nell'edilizia per rafforzare i pilastri ed altre strutture in cemento armato", e di aver "limitato o controllato la produzione e le vendite"". Le aziende avevano presentato un ricorso che non era stato accolto.