USA: i produttori turchi contro i dazi sugli OCTG

martedì, 26 agosto 2014 11:12:37 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il Presidente dell’Associazione degli Esportatori di Acciaio Turchi, Namık Ekinci, ha dichiarato che la decisione presa dalle autorità statunitensi sull’imposizione di dazi antidumping e di compensazione sull’import di OCTG dalla Turchia non avrebbe alcun fondamento. La decisione della Commissione per il Commercio Internazionale USA ha confermato i margini di dumping (compresi fra lo 0% ed il 35,86%) ed i margini di sussidio (compresi fra il 2,53% ed il 15,89%) imposti ai produttori turchi che erano già stati fissati dal Dipartimento del Commercio USA nel mese di luglio.

Commentando tale decisione, Namık Ekinci ha dichiarato: “Tutto questo dipende dal fatto che gli Stati Uniti - ovvero il più grande libero mercato mondiale – intendono rinforzare le proprie misure di salvaguardia sulla base di accuse infondate. Le autorità statunitensi hanno basato la propria decisione sull’idea che la Turchia non sarebbe un’economia di libero mercato. Questa affermazione non ha alcuna base logica. Avrebbero dovuto verificare la realtà dei fatti visitando il paese, ma non lo hanno fatto. Tuttavia, l’Unione Europea intende usare la Turchia come un esempio di economia di libero mercato in termini di prezzi nel mercato interno nella propria indagine relativa ad una possibile imposizione di dazi sulle importazioni dalla Cina. La Turchia produce 10 milioni di tonnellate di acciai piani e ne importa 7 milioni di tonnellate (il che rappresenta il 44% delle importazioni siderurgiche del paese). Questo dimostra il fatto che la Turchia è un’economia di libero mercato.”

Ekinci ha poi concluso: “Le aziende turche presenteranno un ricorso presso l’ITC riguardo i dazi in questione. Siamo certi del fatto che questa causa si concluderà bene per noi. Nel periodo dell’indagine, i produttori siderurgici statunitensi hanno politicizzato l’operazione facendo pressione su chi doveva decidere con l’aiuto di circa 150 parlamentari. I produttori americani sanno perfettamente che la causa che presenteremo all’ITC avrà bisogno di uno o due anni prima di giungere ad una conclusione e, nel frattempo, riusciranno ad avere i margini di profitto maggiori che desiderano ma che non meritano.”


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