Secondo quanto comunicato da Ezz Steel, nei primi nove mesi del 2012 l'azienda, il principale produttore siderurgico egiziano, ha registrato una perdita netta di 46 milioni EGP (6,82 milioni di dollari) contro l'utile netto di 179 milioni EGP (25,5 milioni di dollari) di gennaio-settembre 2011. Tre i principali fattori di negatività riscontrati nel periodo in esame: la recessione dell'industria dell'acciaio a livello globale, il perdurante deterioramento dell'economia egiziana ed il rallentamento del mercato locale dell'acciaio riconducibile al fattore stagionale (periodo estivo e ferie per il Ramadan).
In gennaio-settembre 2012 il fatturato di Ezz Steel ha comunque registrato un incremento del 5% in termini tendenziali - che lo ha portato a 14,84 miliardi di EGP (2,2 miliardi di dollari) - derivante dall'incremento di produzione dell'acciaieria di Suez (EFS). L'azienda ha rilevato nel periodo in esame un calo del prezzo degli acciai lunghi sul mercato locale egiziano pari all'1% su base annua, mentre le quotazioni dei piani si sono rivelate stabili. In calo del 6% i prezzi export, a dimostrazione della generale debolezza dei mercati internazionali.
Ezz Steel afferma che nei primi nove mesi dello scorso anno il volume di acciaio venduto è aumentato dell'1% rispetto a dodici mesi prima fino a 3,5 milioni di tonnellate. Anche in questo caso, il ‘merito' è dell'aumento della produzione di acciai lunghi dello stabilimento EFS, presso il quale il laminatoio per lunghi è stato inaugurato nel 2011.
Secondo quanto comunicato, tra gennaio e settembre 2012 e su base annua è cresciuto del 13% l'output di acciai lunghi (fino a 2,9 milioni di tonnellate), mentre è calato del 13% quello di acciai piani (sceso a 683.000 ton). Questo perché, data la scarsa domanda rilevata e l'andamento dei prezzi, il gruppo egiziano ha deciso di sospendere la produzione di coils presso l'acciaieria di Suez (EFS) e di orientare lo stabilimento unicamente sugli acciai lunghi.