Almeno dieci persone sono morte in India, nel distretto di Visakhapatnam, in seguito ad un'esplosione verificatasi nella notte del 13 giugno in nell'acciaieria statale Rashtriya Ispat Nigam Limited (Vizag Steel). Oltre ai morti già accertati, altre dieci persone sarebbero state ricoverate con lesioni gravissime. Il conto delle vittime, che si aggrava di ora in ora a causa delle gravissime ustioni riportate dai presenti, potrebbe rivelarsi ancora più pesante dal momento che 35 persone si trovavano sul luogo dell'incidente.
La tragedia è avvenuta all'interno del reparto altoforno n°2 (SMS-2) dell'acciaieria, che era stato completato solo due mesi fa e per il quale erano in corso i necessari test di produzione. Secondo le prime indiscrezioni, l'esplosione sembra essere derivata da un eccesso di pressione all'interno dell'impianto di distribuzione dell'ossigeno. Tuttavia, sono attualmente in corso le indagini per stabilire l'accaduto.
La fase di rodaggio dell'altoforno SMS-2 faceva parte di un programma di espansione da 2,5 miliardi di dollari, varato da Vizag Steel con l'obiettivo di incrementare la capacità produttiva annua da 3 milioni di tonnellate a 6,3 milioni di tonnellate.