Dopo la fine della pausa natalizia, i produttori europei di tubi senza saldatura sono tornati sul mercato con prezzi pressoché invariati. In Italia, in particolare, la domanda è rimasta estremamente debole. I prezzi, sia nazionali che di esportazione, sono rimasti grossomodo invariati nell'ultimo mese, benché a causa dell'indebolimento dell'euro abbiano fatto registrare riduzioni di 96-117 $/ton. Le offerte romene e ceche sono rimaste stabili se espresse in euro, ma hanno indicato cali di 103-109 $/ton. Le offerte di tubi ss provenienti dalla Cina sono invece rincarate di 55-60 €/ton, pur rimanendo stabili in dollari USA. Le offerte ucraine, infine, hanno fatto registrare un aumento di 50 $/ton, e al contempo una riduzione di 30-32 $/ton.
Secondo le previsioni, la domanda di tubi ss standard è destinata a rimanere debole nel primo trimestre, sia sul mercato interno sia su quello estero. La domanda di OCTG premium, tuttavia, dovrebbe indicare un rafforzamento, specialmente in aree del mondo quali il Medio Oriente e l'Africa.
Attualmente sul mercato italiano i prezzi dei tubi ss da 2"-6" grado B a norma ASTM si attestano ancora a 980-1.020 €/ton franco produttore.
I prezzi export dei tubi ss da 2"-6" Sch 40 grado B a norma ASTM A106 sono invece pari a 1.000-1.050 €/ton FOB.
I tubi ss cinesi 2"-6" grado B a norma ASTM sono quotati 615-670 €/ton CFR Italia, al lordo dei dazi antidumping (dal 17,7% al 39,2% a seconda del produttore).
I tubi ss ucraini da 2"-6" a norma GOST, ASTM o EN vengono offerti sul mercato italiano a 830-850 €/ton CPT (dazio AD del 12,3-13,8% escluso).
Le offerte relative a tubi ss rumeni (ArcelorMittal Roman) da 3"-10" grado B a norma ASTM o EN si attestano a 950-980 €/ton CPT.
Per finire, i tubi ss provenienti dalla Repubblica Ceca (ArcelorMittal Ostrava) da 3"-10" a norma ASTM sono offerti sul mercato italiano a 920-950 €/ton CPT.