India, rottame: prezzi import in un range limitato, acquirenti esitano per la debolezza della valuta locale

mercoledì, 11 ottobre 2023 15:48:06 (GMT+3)   |   Calcutta
       

Secondo quanto appreso da SteelOrbis in ambienti commerciali e industriali mercoledì 11 ottobre, i prezzi import del rottame in India sono rimasti in un range limitato e sono stati segnalati pochi scambi a causa del deprezzamento della valuta locale rispetto al dollaro statunitense, che ha raggiunto un nuovo minimo storico compromettendo la sicurezza dei contratti di importazione; inoltre, la domanda da parte delle acciaierie secondarie è stata interrotta, poiché la produzione dev’essere aggiustata in base al lieve calo delle richieste di acciaio destinato al settore delle costruzioni.

Le quotazioni di rottame frantumato europeo in container sono state segnalate nel range di 418-420 $/t CFR porto di Nhava Sheva nell’India occidentale, contro i 415-420 $/t CFR di una settimana fa; le offerte, tuttavia, non superano i 405-410 $/t CFR, in calo di 5 $/t nell’ultima settimana, poiché gli acquirenti hanno atteso un calo dei prezzi per acquisire spinta e compensare l’impatto del nuovo minimo storico della valuta locale, che al momento si attesta a 1 $ = 83,30 INR.

Le quotazioni per il rottame proveniente dal Regno Unito HMS (80:20) sono state segnalate a 410-415 $/t CFR, ma le offerte non hanno superato i 398-400 $/t CFR e di conseguenza non è stato concluso alcun accordo.

«È probabile che il mercato del rottame d’importazione continuerà a dare segnali di volatilità. A causa del deprezzamento della moneta, sono aumentati sia i costi di importazione che i costi di copertura valutaria. È normale che gli acquirenti rimangano cauti. Inoltre, le acciaierie secondarie non hanno urgenza di rifornire con materie prime, hanno scorte sufficienti per coprire la domanda dei lunghi che, tra l’altro, è in calo» ha commentato un distributore di Mumbai.

«Non c’è armonia tra gli operatori del mercato: i venditori non vogliono correggere le quotazioni a causa della carenza di offerta, e gli acquirenti non vogliono concludere accordi a causa della debolezza della domanda di prodotti finiti e dell’aumento dei costi di sbarco delle importazioni. Questi fattori ridurranno le attività sul mercato nel breve termine» ha aggiunto.


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