I prezzi import del rottame in India si sono indeboliti a causa della debolezza dei prezzi del tondo e della valuta locale che continua a cercare nuovi minimi storici, aumentando i costi del commercio d’importazione.
I prezzi del rottame in container dall’Europa sono stati segnalati a 405-410 $/t CFR porto di Nhava Sheva, a ovest, in calo rispetto ai 415-420 $/t CFR dell’inizio della scorsa settimana e ai 410-415 $/t CFR di venerdì, ma le offerte dei compratori sono scese a 395-400 $/t CFR, con conseguenti scarsi scambi nell’ultima settimana.
Tra le trattative non concluse ve n’è stata una per 2.000 tonnellate di rottame frantumato di origine britannica a 402 $/t CFR.
Il prezzo del rottame dal Regno Unito HMS (80:20) è stato riportato a 390 $/t CFR Nhava Sheva, in calo di 5 $/t rispetto alla precedente trattativa di inizio settimana e rispetto ai 398-400 $/t CFR delle offerte della scorsa settimana, ma non è stata confermata alcuna trattativa al nuovo livello, secondo le dichiarazioni delle fonti.
«La valuta locale ha superato il minimo storico tre volte nell’ultima settimana e attualmente è ancorata a 83,35 INR per dollaro USA» ha dichiarato un distributore di Mumbai. «Questo non solo ha aumentato il costo di sbarco delle importazioni, ma ha anche aumentato i costi di copertura del rischio valutario. I distributori di piccole e medie dimensioni non sono solitamente in grado di assorbire tale volatilità valutaria».
«Ma soprattutto, c’è una depressione generale della domanda di rottami come materia prima» ha aggiunto. «C’è molta offerta di tondo e scorte nelle acciaierie secondarie. Abbiamo sentito dire che gli operatori dei forni a induzione stanno tagliando i tassi di produzione fino al 50% per raggiungere un equilibrio tra domanda e offerta. Pertanto, non vediamo alcuna domanda per le materie prime importate ad alto costo».