"Dai segnali che emergerebbero in questi giorni, la situazione sembrerebbe orientarsi verso un deciso peggioramento, con un ulteriore e più marcato indebolimento delle quotazioni in essere" sia sul mercato internazionale del rottame sia su quello nazionale. È quanto comunica Assofermet, l'Associazione nazionale delle imprese del commercio, della distribuzione e della prelavorazione di prodotti siderurgici, in una nota straordinaria sul mercato delle materie prime per la siderurgia.
Assofermet ha ricordato che lo scorso 2 luglio, nella propria nota mensile, "aveva già pronosticato per il rottame internazionale una proiezione di mercato piuttosto incerta, comunque tendente al ribasso, mentre per il rottame nazionale aveva annunciato, sempre per il mese in corso, una discesa più accentuata rispetto all'ultima decade di giugno".
Assofermet sintetizza così le principali ragioni che caratterizzano oggettivamente l'odierna situazione:
- una forte e confermata discesa dei prezzi su tutti i prodotti finiti siderurgici di origine asiatica e, in particolare, dei semiprodotti (billette in primis) di provenienza cinese;
- il rallentamento degli ordinativi/esportazioni dei prodotti siderurgici (i "lunghi" in particolare) a causa dell'avvicinarsi della pausa estiva e del clima di estrema incertezza dei mercati;
- un forte eccesso di offerta di prodotti siderurgici a livello internazionale, di gran lunga superiore alla reale domanda esistente in Europa e in Italia;
- le consegne di rottame "in corso d'opera", unitamente alla consistenza media, già in aumento, dei parchi rottame delle acciaierie;
- le chiusure dei relativi impianti che, per la maggioranza, vengono prospettate/annunciate per il mese di agosto indicativamente per un periodo di 3/4 settimane.
"Da ultimo - conclude la nota - corre il dovere di segnalare che con riferimento alla riunione in calendario - 17 luglio 2015 - della Commissione Prezzi Metalli della CCIAA di Milano, Assofermet, unitamente ad altri componenti, si era mossa per tempo per anticiparne lo svolgimento già a venerdì 10 luglio, visto l'aggravamento del contesto di mercato. Tuttavia, la richiesta in parola, volta a precorrere i tempi, non ha trovato l'auspicato accoglimento della CCIA".