Sul mercato italiano dei coils si continua a respirare un'aria tutt'altro che positiva. La prima decade di ottobre, tradizionalmente vivace in termini di attività, non ha dato alcuna soddisfazione agli operatori nazionali. Il mercato continua ad essere ingessato, mentre i prezzi sono ancora sotto pressione. Le fonti interpellate da SteelOrbis riferiscono di vendite sempre più basse, di marginalità in calo e, di conseguenza, di acquisti in diminuzione; in altre parole, di una spirale negativa che per ora non vede fine. Le previsioni per il periodo che ci separa dalla fine dell'anno restano infatti pessimistiche. Vista l'assenza di mercato, il caso Ilva (è atteso per oggi l'avvio delle procedure di spegnimento dell'altoforno 1) non ha avuto alcun impatto reale sui prezzi; a detta degli operatori locali, se vi fosse una ripresa dei consumi, allora si potrebbe assistere ad un rimbalzo notevole delle quotazioni.
Attualmente i prezzi base dei coils laminati a caldo (HRC) si attestano attorno ai 450 €/ton franco produttore, mentre quelle dei laminati a freddo (CRC) risultano mediamente pari a 510-520 €/ton f.p.; gli zincati a caldo (HDG), infine, costano 500 €/ton f.p. Negli ultimi quindici giorni, quindi, le quotazioni sono arretrate di 20-30 €/ton.