I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono ancora in calo sul mercato interno dell’UE, poiché gli scambi sono rimasti radi e la maggior parte dei produttori europei si è astenuta dal fare nuove offerte, soprattutto nel Nord Europa, in attesa che i prezzi delle importazioni si stabilizzassero a un certo livello. Tuttavia, l’attesa stabilizzazione non si è concretizzata nemmeno questa settimana, che ha visto invece nuove offerte a livelli ancora più bassi.
Nello specifico, le offerte di HRC da parte delle acciaierie europee sono state segnalate a 680-750 €/t franco fabbrica contro i 700-770 €/t franco fabbrica della scorsa settimana, dove l’estremità inferiore del range corrisponde alle offerte delle acciaierie italiane di 680-700 €/t franco fabbrica – in calo di circa 40 €/t rispetto alla settimana precedente – quando il livello negoziabile in Italia è stato stimato a 650 €/t franco fabbrica. «I prezzi locali degli HRC in Italia sono scesi a 680 €/t franco fabbrica, mentre le richieste si sono attestate a 650 €/t franco fabbrica. Arvedi, ad esempio, offre ancora 690-700 €/t franco fabbrica, mentre ArcelorMittal circa 750 €/t, ma chiaramente nessuno compra a queste condizioni», ha dichiarato a SteelOrbis il rappresentante di un’acciaieria.
Intanto, il livello negoziabile dei prezzi è stato stimato a 720-750 €/t franco fabbrica, in calo di 10-30 €/t nell’ultima settimana, ma sono state segnalate offerte occasionali da parte di acciaierie del Nord Europa a 760 €/t franco fabbrica per le consegne di settembre. «I prezzi italiani si sono ammorbiditi, e si prevede che in Nord Europa (Germania, Benelux, Scandinavia) faranno altrettanto, anche se finora non abbiamo sentito nulla al di sotto dei 700 € franco fabbrica», ha dichiarato un trader a SteelOrbis.
Sebbene gli operatori locali si aspettassero il livello minimo per le importazioni di HRC la scorsa settimana, questa settimana si sono verificati ulteriori ribassi. Nello specifico, le offerte per l’Europa meridionale si sono attestate intorno ai 580-625 €/t CFR a seconda dell’origine e della destinazione, in calo di 10-15 €/t rispetto alla settimana precedente. In particolare, le offerte dal Vietnam e dall’Indonesia sono state segnalate al livello più basso tra tutti i fornitori a 580 €/t CFR Italia, in calo di 10-20 €/t su base settimanale, anche se, secondo alcuni acquirenti in Spagna, alcune offerte dal Vietnam erano ancora superiori al 600 €/t CFR. I fornitori giapponesi hanno abbassato i prezzi degli HRC a 630-640 $/t CFR Italia, che si traduce in 588-607 €/t CFR contro i 610-640 €/t CFR della scorsa settimana.
Le offerte per gli HRC indiani si sono attestate a 600-625 €/t CFR, come la scorsa settimana, anche se, secondo le fonti, alla fine della settimana sono rimaste sul mercato solo offerte a 670 $/t CFR o 625 €/t CFR, mentre i produttori che avevano chiesto 600 €/t CFR hanno deciso di interrompere le offerte. Le offerte dall’Egitto sono state segnalate a 640 $/t CFR o circa 600 €/t CFR, in calo di 25 €/t nell'ultima settimana, mentre le offerte per gli HRC turchi sono state segnalate a 650 €/t CFR dazio pagato.
Le offerte import nel Nord Europa sono state segnalate invece a 600-610 €/t CFR per i prodotti di origine asiatica, contro i 620-640 €/t CFR della scorsa settimana.
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