Stemcor, principale trader siderurgico indipendente al mondo, ha annunciato di aver firmato un accordo con il fondo di investimento statunitense Apollo e con altri suoi creditori al fine di "assicurare il proprio futuro".
Fonti hanno riferito che l'aspetto centrale dell'accordo riguarda una conversione del debito in capitale che porta Apollo ad ottenere una partecipazione di maggioranza in Stemcor. Altri creditori hanno acconsentito al "debt for equity swap" e gestiranno la società insieme ad Apollo.
"Stemcor ha firmato un accordo con Apollo e i suoi finanziatori che assicura il futuro del core business a livello internazionale e ci fornisce un bilancio solido dal quale crescere e sviluppare il gruppo", ha riferito a Reuters un portavoce di Stemcor. L'accordo - ha precisato la stessa fonte - riguarda il core business, ovvero l'attività di trading e di distribuzione dell'acciaio, e non gli asset indiani.
Nel marzo del 2014 Stemcor ottenne un prestito di 1,15 miliardi di dollari con lo scopo di ravvivare la propria attività di trading.
Precedentemente, Stemcor aveva ricevuto l'approvazione da parte di un tribunale britannico per la ristrutturazione del proprio debito e l'ottenimento di prestiti fino a dicembre 2015.
Nel mese di maggio del 2013, la società aveva chiesto un accordo di sospensione del debito della durata di 100 giorni dopo non essere riuscito a rimborsare una linea di credito revolving da 850 milioni di dollari. L'accordo era stato successivamente prolungato fino alla fine dell'anno.
Tra gli sforzi di Stemcor mirati al pagamento dei propri debiti, vi sono state trattative con offerenti indiani per la vendita degli asset di minerale ferroso detenuti in India. Le stesse trattative sono fallite a causa dei cambiamenti nella legislazione indiana: tra questi, l'ordine da parte della Corte Suprema indiana di chiudere circa metà delle miniere dello stato di Odisha, comprese quelle di proprietà di Stemcor.