Nell'ambito di Metalriciclo (salone internazionale delle tecnologie per il recupero e il riciclo dei metalli ferrosi e non ferrosi in corso svoltasi a Montichiari, Brescia) si è tenuta venerdì 20 maggio una tavola rotonda dal titolo "Nuove dinamiche in atto nel mercato delle materie prime", con la partecipazione di Giuseppe Pasini (Federacciai), Romano Pezzotti (Assofermet rottame), Franco Zanardi (Assofond), Paolo Kaufmann (Kauffmann & Sons) e Mario Bertoli (Assomet).
Nel corso del dibattito, è stato affrontato il tema della volatilità delle quotazioni delle materie prime e degli scenari che si prospettano per la siderurgia italiana (ed europea). Tutti i convitati hanno sottolineato la mancanza di politiche industriali atte a tutelare la filiera produttiva e, indirettamente, l'occupazione. L'accento non è stato posto sulla creazione di barriere doganali, che anzi vengono viste in alcuni casi come una scelta anacronistica in un mercato dove le distanze si accorciano sempre più e dove nessun paese (a parte rare eccezioni) può contare esclusivamente sull'autosostentamento.
Secondo Giuseppe Pasini, presidente di Federacciai e del Gruppo Feralpi, la marcia indietro sul nucleare verificatasi a livello europeo (Francia esclusa) in seguito alla catastrofe giapponese porterà ad una corsa ad altre materie prime per la produzione energetica come carbone e gas, che risulterà in un rialzo generalizzato che si estenderà anche al rottame. Secondo Pasini, infatti, i livelli di prezzo attuali (storicamente elevati) saranno la norma per il futuro. Una mossa suggerita dal presidente di Federacciai è l'imposizione di misure restrittive all'esportazione di rottame dalla UE, il che porterebbe con ogni probabilità ad una certa stabilizzazione delle quotazioni a tutto vantaggio dell'Italia, paese che importa circa il 30% delle proprie forniture da paesi esteri.
Kaufmann e Pezzotti hanno invece posto l'accento sugli strumenti finanziari derivati, visti troppo spesso solo come fonte di speculazione e mai come mezzo di fissazione dei prezzi. Prodotti come i futures LME sulle billette sono infatti strettamente collegati con la cosiddetta ‘economia reale' e nascono proprio con l'intento di fornire strumenti che mettano le aziende al riparo dalle bizze del mercato, che gli consentano di stipulare contratti a lungo termine su basi non speculative ma collegate al reale stato di salute del settore.
In conclusione, si è approfondito il ruolo dei commercianti di rottame, spesso additati di atteggiamenti speculatori nel comprare e rivendere con l'unico fine di realizzare profitti, anche se a discapito dell'intera filiera. Romano Pezzotti, presidente di Assofermet settore rottame, ha difeso la categoria, sottolinenando che "comprare ai minimi e vendere in base alle tendenze non è speculazione ma abilità operativa", e che per un commerciante "volatilità è sinonimo di opportunità". Secondo Pezzotti, la vera sfida è il monitoraggio costante dei mercati tramite tutti gli strumenti che i manager hanno oggi a loro disposizione, a maggior ragione dal momento che le dinamiche ‘isteriche' dei prezzi non nascono in Europa ma nei mercati emergenti ben noti.
Le parole d'ordine per le aziende sono quindi utilizzo consapevole e non speculativo degli strumenti finanziari e costante monitoraggio dei mercati, mentre i governi non potranno prescindere da un approccio sistemico per sviluppare politiche industriali concertate a livello europeo. Solo così la siderurgia europea potrà mantenersi in salute tra schiacciamento dei margini di profitto, costi di produzione alle stelle e mercati in evoluzione sempre più rapida.