Durante l’incontro del Comitato siderurgico dell’OCSE a Parigi il 25 e 26 marzo, il TUAC (Trade Union Advisory Committee, interfaccia ufficiale dell’OCSE con le organizzazioni sindacali) dell’OCSE ha affermato che l’eccesso di capacità globale continua ad aumentare a causa di pratiche irresponsabili da parte di alcune grandi aziende siderurgiche e di azioni sbagliate da parte di alcuni governi che continuano ad espandere la capacità invece di investire nella transizione verde. Questo problema, secondo il TUAC, influenzerà negativamente i lavoratori dell’acciaio a favore della massimizzazione del profitto a breve termine. Il comitato ha affermato che stanno aumentando le preoccupazioni per la transizione ingiusta in cui gli obiettivi finanziari hanno la priorità sulle responsabilità ambientali e sociali.
Sottolineando che alcune aziende siderurgiche, come Tata Steel UK, rifiutano di negoziare con i rappresentanti sindacali per il coinvolgimento dei lavoratori nel processo di transizione, il TUAC ha affermato che esiste una crescente preoccupazione che i lavoratori sosterranno il costo degli investimenti essenziali nella riduzione delle emissioni di carbonio, attraverso licenziamenti di massa anziché riqualificazioni.
TUAC, IndustriALL Global Union e industriAll Europe chiedono urgentemente una rivalutazione delle priorità all’interno dell’industria siderurgica. «Abbiamo bisogno che i governi adottino misure decisive per sostenere la crescita economica e per garantire che i lavoratori dell’acciaio non vengano lasciati indietro mentre l’industria passa alla tecnologia verde» ha affermato Veronica Nilsson, segretaria generale del TUAC.