Cina: nuove linee guida per la ristruttutrazione del settore siderurgico

giovedì, 24 gennaio 2013 11:09:49 (GMT+3)   |   Shanghai
       

In Cina il Ministero dell'Industria e dell'Information Technology (MIIT), la National Development Reform Commission (NDRC) e l'Ente per la Supervisione e l'Amministrazione degli Asset (SASAC) hanno lanciato un nuovo programma di fusioni e riorganizzazioni che mette nel mirino nove settori industriali: quelli dell'acciaio, del cemento, dell'auto, della produzione macchine, dell'elettronica, della cantieristica navale, delle terre rare, dell'alluminio elettrolitico e dell'agricoltura.

All'interno di questi nove settori sono circa 900 le aziende quotate in borsa con un valore complessivo di circa 4 bilioni di renmimbi (637 miliardi di dollari).

Secondo i programmi del Governo di Pechino relativi al settore siderurgico, entro il 2015 le dieci principali aziende siderurgiche dovranno avere una complessiva quota di mercato locale pari al 60%. Sempre nei prossimi tre anni dovranno formarsi tre/cinque gruppi cinesi altamente influenti e competitivi a livello internazionale e sei/sette con una forte influenza sul mercato domestico.

Per quanto riguarda la cantierisica nacale, sempre entro la fine del 2015 i primi dieci cantieri navali cinesei dovranno rappresentare almeno il 70% dell'output totale del paese. Questo significa che almeno cinque aziende cinesi entreranno nella top 10 mondiale della cantieristica navale.