Secondo la stima effettuata dall'Ufficio australiano delle risorse e dell'economia energetica (BREE), l'export di iron ore dall'Australia nel 2012 raggiungerà 483 milioni di tonnellate, con un incremento del 10% rispetto al 2011. Per il 2013 si prevede un ulteriore incremento del 9% fino a raggiungere 528 milioni di tonnellate. La crescita sarà garantita dall'ampliamento della capacità produttiva di Rio Tinto e l'avvio della produzione da "Rapid Growth Project 5" (RGP5), progetto annunciato alla fine del 2008 da BHP Billiton.
Sempre stando alle stime del BREE, nel 2012 l'export dal Brasile aumenterà del 5% fino a 330 milioni di tonnellate per poi passare nel 2013 a 342 milioni di tonnellate (+4%). In questo caso saranno le miniere situate nella porzione sudorientale del paese ad accelerare il passo.
Si prevede che l'import in Cina di iminerale ferroso registri un aumento del 4% rispetto al 2011 con 672 milioni di tonnellate, che raggiungeranno 683 milioni di tonnellate nel 2013 (+2%). L'incremento delle importazioni in Cina dovrebbe essere supportato dal calo della produzione domestica a causa della diminuzione dei prezzi della commodity a livello globale.
Il report del BREE stima che nel 2012 gli scambi mondiali di iron ore aumenteranno del 4% rispetto al 2011 per un totale di 1,12 miliardi di tonnellate. Nel 2013 si dovrebbe verificare un ulteriore incremento del 3% fino a quota 1,16 miliardi di tonnellate.