Negli ultimi giorni, parallelamente alle preoccupazioni per il futuro dell'acciaieria Lucchini di Piombino, pesanti nubi si sono addensate anche su ArcelorMittal Magona, produttore di acciai piani con sede nella cittadina toscana. L'ultima notizia rimbalza dalle pagine del quotidiano 'Il Tirreno': il cavaliere Giovanni Arvedi con il suo gruppo sarebbero pronti a rilevare l'attività, visto anche che Lakshmi Mittal in persona ha recentemente espresso la volontà di ridurre le capacità produttive del suo gruppo in Europa.
Il quotidiano precisa che non è stata avviata una vera e propria trattativa, ma secondo fonti qualificate l'interessamento sarebbe reale. Sicuramente è necessario verificare quali siano le reali intenzioni del primo produttore di acciaio al mondo e l'eventuale intervento di altri imprenditori siderurgici italiani che potrebbero inserirsi nell'affare, anche solo per azioni di disturbo nei confronti del gruppo cremonese. Proprio ‘Il Tirreno' sottolinea, tramite le parole del sindaco di Piombino Gianni Anselmi, che il Gruppo Arvedi potrebbe essere molto interessato alla Magona anche per ragioni logistiche: "Al momento non è il caso di fare nomi. Stiamo lavorando a 360 gradi, mi limito a dire che noi abbiamo un porto". Porto del quale attualmente il Gruppo Arvedi è sfornito.
ArcelorMittal Magona potrebbe stimolare l'interesse di Arvedi in particolare per gli impianti di verniciatura e di zincatura, ma bisognerà attendere per sondare la fattibilità di un accordo: intanto resta l'allarme sul rischio di chiusura dello stabilimento.