Un legame sempre più stretto tra ArcelorMittal Magona e lo stabilimento francese di Fos-sur-Mer: questa la strategia indicata da Jean Luc Maurange, responsabile per l' Europa sud-occidentale della divisione acciai piani di ArcelorMittal, nell'ottica di sviluppo del maggior numero di sinergie possibili. Lo ha comunicato lui stesso ai vertici dell'azienda di Piombino (Livorno) ed ai rappresentanti sindacali dello stabilimento, operante nella trasformazione (laminazione a freddo, zincatura, verniciatura, spianatura e slittamento) di acciai piani.
Già ora la Magona dipende quasi unicamente dall'acciaieria francese per le forniture di coils laminati a caldo, ma l'obiettivo è quello da un lato di utilizzare meglio le capacità produttive dei due altiforni di Fos-sur-Mer (pari a 4 milioni di tonnellate di acciaio grezzo annue), e dall'altra di migliorare i conti di Magona. Infatti, la situazione affrontata dal centro di trasformazione con sede a Piombino è molto difficile, visto che i costi di produzione sono talmente alti che - attualmente - risulta più conveniente vendere direttamente i coils a caldo 'grezzi' piuttosto che trasformarli in prodotti a più alto valore aggiunto.