Il produttore statunitense AK Steel ha riportato una perdita netta di 53,9 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2019, rispetto all'utile netto di 33,5 milioni dello stesso trimestre del 2018. Le vendite nette sono ammontate a 1,45 miliardi di dollari, contro gli 1,68 miliardi del quarto trimestre del 2018. Nel dato periodo, le spedizioni di laminati piani sono ammontate a 1.142.366,5 tonnellate, rispetto alle 1.259.550,9 del quarto trimestre del 2018.
In un comunicato, la società ha attribuito il calo delle entrate a «prezzi di vendita significativamente inferiori, minori spedizioni verso il mercato automobilistico dovute principalmente allo sciopero della General Motors e maggiori costi per il minerale di ferro, il carbone e il coking coal durante il quarto trimestre, i quali hanno più che compensato il calo dei costi del rottami e dell'energia».
Nell’intero 2019, AK Steel ha riportato un utile netto di 11,2 milioni di dollari, rispetto ai 186 milioni del 2018. Le vendite nette del 2019 sono ammontate a 6,36 miliardi di dollari, rispetto ai 6,82 miliardi del 2018. Nell'esercizio, le spedizioni di laminati piani sono ammontate a 4.845.375,4 tonnellate, rispetto alle 5.154.843,8 tonnellate del 2018.
«Siamo stati efficienti di fronte a condizioni di mercato molto difficili durante il quarto trimestre - ha dichiarato Roger K. Newport, Amministratore delegato di AK Steel -. Abbiamo completato con successo un'importante interruzione per una manutenzione programmata presso i nostri stabilimenti a Dearborn lo scorso ottobre e abbiamo fatto investimenti importanti in altiforni e produzione di acciaio, che comporteranno notevoli risparmi sui costi. Inoltre - ha aggiunto - durante il quarto trimestre abbiamo stipulato un accordo di fusione con la Cleveland-Cliffs Inc. Previa revisione normativa e approvazione da parte degli azionisti, prevediamo la chiusura della transazione il 13 marzo».