"Le risposte ai problemi aperti non sono più rinviabili". Così Fim, Fiom e Uilm in un comunicato congiunto diffuso al termine di un consiglio di fabbrica all'Aferpi di Piombino. I lavoratori hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione con uno sciopero generale dei metalmeccanici di Piombino annunciato per il 2 dicembre (otto ore su tutti i turni), in vista del prossimo incontro programmato per venerdì prossimo 20 novembre al Ministero dello Sviluppo economico. "Le rsu di Aferpi e ex Lucchini – scrivono i sindacati – insieme ai segretari nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm, valutano con preoccupazione il ritardo nella attuazione del piano industriale, che ha ricadute sui lavoratori e sulle prospettive del sito siderurgico".
Oltre ai ritardi, per i segretari nazionali dei metalmeccanici Sandro Pasotti (Fim), Mauro Faticanti (Fiom) e Mario Ghini (Uilm) va affrontato e risolto dalle istituzioni anche il tema degli ammortizzatori sociali per le aziende in appalto. Inoltre, conclude la nota, vi è "la necessità di dare piena operatività a quanto previsto nel verbale di riunione al Mise dell'8 ottobre scorso, compresa la questione dell'energia che è strategica sia per il sito Aferpi, ArcelorMittal, Tenaris e le altre aziende del territorio".