Il Sindacato italiano dei metalmeccanici (UILM) ha chiesto al governo italiano di destinare fondi – come annunciato ad agosto – ad Acciaierie d’Italia, che deve affrontare problemi di liquidità e alti costi energetici, e di intervenire immediatamente per nazionalizzare l’azienda.
Ad agosto, il Ministero dello Sviluppo Economico aveva annunciato che il governo italiano avrebbe potuto finanziare Acciaierie d’Italia con una somma tra i 500 milioni e un miliardo di euro nell’ambito del decreto “Aiuti Bis”, come riportato in precedenza da SteelOrbis.
Il sindacato ha dichiarato che l’attuale volume di produzione è leggermente superiore ai tre milioni di tonnellate, a differenza del piano dell’azienda di aumentare la capacità produttiva a 5,7 milioni di tonnellate. L’impianto siderurgico di Taranto è attualmente in funzione con due soli altiforni e quasi tutte le linee di finitura sono ferme. Secondo quanto risulta a SteelOrbis, la sospensione delle operazioni mette a rischio i posti di lavoro e la continuità della produzione.
Inoltre, a maggio di quest’anno, l’attuazione dell’accordo tra Invitalia, ArcelorMittal e i commissari dell’Ilva in amministrazione straordinaria, che consente alle azioni pubbliche di Acciaierie d’Italia di salire dal 38% al 60%, è stata rinviata al 2024, come già riportato da SteelOrbis.