Rispetto ad una settimana fa è cresciuto il pessimismo sia sul mercato internazionale sia su quello italiano. All'estero i prezzi del rottame sono già calati di 15-20 €/t e, come ricordato in una precedente analisi di SteelOrbis, da domani non si spediranno più vagoni per via delle limitazioni al trasporto merci ferroviario in ambito europeo.
Allargando lo sguardo, alla riduzione della richiesta dei produttori turchi (dovuta sia al Ramadan sia agli ingenti acquisti di billette cinesi) si sommano un rallentamento delle vendite di acciai finiti, un forte eccesso di offerta degli stessi e il calo delle quotazioni del minerale di ferro, che sembra destinato a proseguire a causa della ristrettezza dei margini di profitto dei produttori siderurgici cinesi e per via della diminuzione dei costi legati alla produzione di iron ore in Australia e Brasile.
Sul mercato nazionale, intanto, il prezzo sta scendendo di 5 € a settimana: secondo gli operatori intervistati, si è già a -15 e si chiuderà il mese a -20 € la tonnellata. Da parte delle acciaierie vi è molta incertezza per via del trend negativo dei prezzi dell'acciaio, che riguarda non solo il mercato locale bensì quello mondiale. Continua a pesare inoltre il forte ricorso all'import di materiale cinese, in particolare billette, come ricordato da Assofermet in una nota diffusa oggi.
Pur in presenza di un mercato "stanco", non mancano gli acquisti di rottame da parte di chi ha la possibilità di comprare in vista di una più agevole ripartenza della produzione a settembre: secondo quanto appreso da SteelOrbis, un produttore siderurgico nazionale ha acquistato un paio di carichi in arrivo il mese prossimo dal Nord Europa, mentre un altro produttore attende una nave per gli inizi di agosto.
In generale, come detto precedentemente, si prevede che le acciaierie italiane effettueranno fermate abbastanza lunghe, vale a dire di durata compresa tra le 3 e le 6 settimane (partendo in alcuni casi già dall'ultima settimana di luglio). Alcuni produttori, inoltre, faranno manutenzioni non solo sui forni fusori, ma anche sui parchi rottami, obbligando i commercianti di rottame a rivolgersi ad una clientela più ristretta.
Per finire, le fonti segnalano che l’imminente fine del mese di Ramadan non sembra preannunciare alcuna ripresa.
Attualmente le quotazioni del rottame sul mercato italiano si collocano attorno ai seguenti livelli:
Qualità | Prezzo spot |
Torniture (E5) | 210-215 |
Demolizioni (E3) | 235-245 |
Frantumato (E40) | 245-250 |
Lamierino (E8) | 240-245 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.