Un mese di riduzioni per i prezzi del rottame. È questa l'indicazione fornita da Nuovo Campsider, il consorzio che riunisce i consumatori italiani di rottami ferrosi. Per il mese di febbraio è prevista infatti una diminuzione dei prezzi nazionali pari a 10-15 €/ton da attuarsi in tranche da 5 €. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la prima limatura è già avvenuta lunedì 2 febbraio.
Secondo gli addetti ai lavori, i prezzi sono destinati a perdere ulteriore terreno, a meno che - ipotesi al momento inverosimili - non si assista ad un forte rimbalzo delle quotazioni internazionali o a un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Al momento è ragionevole pensare che il forte calo dei prezzi di transazione tra Stati Uniti e Turchia avrà un impatto anche sulle quotazioni europee e italiane. Intanto continuano a pesare sul mercato del rottame l'andamento dei prezzi delle materie prime in generale e dei prodotti finiti.
Sempre a detta degli operatori intervistati, il rottame in circolazione non è abbondante ma nemmeno scarso, specialmente in relazione ai consumi, che sono influenzati da fattori quali l'assenza di Piombino, la fermata di Stefana e la lenta ripresa della produzione di Riva, nonché in generale da ritmi di lavoro assai ridotti.
I prezzi italiani sono ancora in via di definizione, così come quelli in Francia e Germania, ma entro la prossima settimana si scoprirà se anche nei mercati d'oltralpe vi saranno riduzioni come ventilato finora. Ad ogni modo, le fonti interpellate da SteelOrbis tendono ad escludere ribassi superiori ai 10 €: "Sarebbero illogiche, anche perché si assisterebbe ad un rimbalzo troppo forte il mese prossimo", ha dichiarato un operatore.