Nella prima metà di aprile i prezzi del rottame hanno indicato un rafforzamento all'interno del mercato italiano, confermando le previsioni di Nuovo Campsider e Assofermet. Nello specifico, sono stati rilevati aumenti di 10-15 € la tonnellata. Attualmente la fase rialzista di inizio mese può dirsi conclusa, ma i commercianti nazionali sperano in un ulteriore incremento dei prezzi. Secondo gli operatori interpellati da SteelOrbis, tuttavia, un ulteriore rafforzamento dovrà essere supportato da una migliore performance del mercato dei prodotti finiti. Gli ultimi aumenti di prezzo sarebbero infatti derivati in parte da aspettative di un miglioramento dei volumi e dei prezzi dei prodotti finiti, aspettative a loro volta da confermare e finora determinate dall'arrivo del bel tempo e da un sentiment generalmente più positivo rispetto ad un mese fa.
A livello di offerta, il rottame in circolazione non è molto. Già a marzo si era riscontrata una scarsa disponibilità di materiale in diversi paesi europei, conseguenza non solo di una minor generazione, ma anche del fatto che nella prospettiva di un miglioramento dei prezzi è maggiore la propensione alla detenzione da parte di diversi rottamai di piccole e medie dimensioni.
Attualmente le quotazioni del rottame sul mercato italiano si collocano attorno ai seguenti livelli:
Qualità | Prezzo spot |
Torniture (E5) | 220-230 |
Demolizioni (E3) | 250-260 |
Frantumato (E40) | 260-270 |
Lamierino (E8) / Lamierino palabile (E8C) | 260 / 270-275 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.