Dopo qualche rialzo di 5-10 €/ton registrato nella prima parte di dicembre, l'ultimo mese del 2014 ha visto un mercato italiano del rottame caratterizzato da estrema calma e da lunghe fermate produttive. Tra l'inizio di dicembre e l'inizio di gennaio vi sono stati solo piccoli adeguamenti che hanno portato in sostanza ad una riconferma dei prezzi rilevati all'inizio dello scorso mese.
Nuovo Campsider, il consorzio che riunisce i consumatori italiani di rottami ferrosi, ha previsto per gennaio un mercato stabile sulla base di un buon equilibrio tra domanda e offerta. I parchi rottame sono ben forniti anche in ragione del lungo stop produttivo.
Attualmente le quotazioni del rottame sul mercato italiano si collocano attorno ai seguenti livelli:
Qualità | Prezzo spot |
Torniture (E5) | 215-225 |
Demolizioni (E3) | 235-245 |
Frantumato (E40) | 265-270 |
Lamierino (E8) | 260-270 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Intanto, è importante ricordare la crisi del gruppo bresciano Stefana il quale, dopo aver fatto richiesta di concordato preventivo con riserva al Tribunale di Brescia, ha comunicato di voler avanzare richiesta di cassa integrazione ordinaria per lo stabilimento di via Brescia a Nave e per quello di Montirone, e di continuare il contratto di solidarietà integrato dalla cassa integrazione ordinaria per il secondo stabilimento di Nave e per quello di Ospitaletto. Fino alla ripresa dell'attività produttiva – in merito alla quale Stefana non è ancora in grado di dare tempi certi – sul mercato resteranno a disposizione di altri consumatori oltre 50.000 tonnellate di rottame mensili.