Siderurgica Triestina: "Primo gestore della Ferriera in grado di presentare fatti concreti"

venerdì, 05 febbraio 2016 12:48:05 (GMT+3)   |   Brescia
       

"Siderurgica Triestina, in qualità di soggetto proprietario, gestore e attuatore del processo di riconversione industriale della Ferriera di Servola, desidera apportare il proprio contributo al dibattito che anima la città di Trieste. L'azienda, che rivendica la serietà e l'impegno con cui sta realizzando tutti gli interventi previsti, nel pieno rispetto del cronoprogramma concordato con le istituzioni, condivide e si fa responsabilmente interprete del desiderio dei triestini di coniugare ambiente, lavoro e salute". È quanto si legge in un comunicato stampa dell'azienda controllata dal Gruppo Arvedi.

"Siderurgica Triestina - continua la nota - è il primo gestore della Ferriera in grado di presentare alla città fatti concreti, condividendo i primi dati disponibili sull'esito degli interventi concordati. Ciò a dimostrazione del fatto che la Ferriera produce nel pieno rispetto dei limiti emissivi previsti e resi ancora più stringenti dall'AIA recentemente rilasciata all'impianto".

Di seguito l'analisi dell'azienda dei primi dati disponibili a seguito dell'entrata in funzione dell'impianto di aspirazione della cokeria (brevetto Arvedi) unitamente al potenziamento dell'aspirazione polveri sull'altoforno relativo a Benzo(a)pirene, PM10, polveri captate e polveri depositate.

Benzo(a)pirene: Il Comune di Trieste ha già evidenziato come, dall'entrata in funzione del nuovo sistema di aspirazione della cokeria, il livello di Benzo(a)pirene rilevato dalla centralina più vicina all'impianto (San Lorenzo in Selva) si sia mantenuto ampiamente sotto il limite previsto di 1 nanogrammo per metrocubo, con una media di 0,6 nanogrammi per metrocubo.

PM10: Rispetto ai valori di PM10, va innanzitutto ricordato che gli impianti industriali in genere sono soltanto una delle fonti emissive di polveri sottili (comunque meno incidente rispetto a riscaldamento e traffico), il cui andamento è significativamente correlato a fattori climatici, come testimonia l'attuale emergenza PM10 in diverse città italiane. In un contesto di valori diffusamente elevati di PM10 rilevati a Trieste come a Udine, il dato significativo è che, grazie all'attivazione dell'aspiratore della cokeria, per la prima volta le centraline di rilevazione del PM10 di via Svevo, via Pitacco e San Lorenzo in Selva restituiscono dati allineati, a differenza di quanto avveniva in precedenza, quando San Lorenzo in Selva attestava sempre valori PM10 significativamente più elevati rispetto alle centraline di via Svevo e via Pitacco.

Polveri captate dall'impianto di aspirazione: La quantità di polveri captate è ovviamente il dato più oggettivo per restituire una prima valutazione dell'efficacia dell'impianto di aspirazione della cokeria unitamente al potenziamento dell'aspirazione polveri sull'altoforno. L'impianto di cui al brevetto Arvedi, in fase di test, riesce a captare e recuperare ogni giorno circa 1100 kg di polveri costituite dalla frazione "fisiologica" di produzione che le stesse norme internazionali (Best Available Technology, BAT) ritenevano non captabili. Questo significa 1.100 kg in più ogni giorno di polveri captate rispetto alla precedente gestione, che vengono recuperate è nuovamente immesse nel ciclo produttivo.

Valori deposimetrici: Captare le polveri significa chiaramente limitarne la dispersione: la conferma viene dai primi dati sui valori deposimetrici, che mostrano negli ultimi mesi un significativo calo delle polveri depositate su tutta la rete dei deposimetri, la cui diminuzione è avanzata di pari passo con gli interventi sugli impianti effettuati da Siderurgica Triestina. Da agosto 2015 in avanti i valori deposimetrici sono sempre rimasti al di sotto del limite di polverosità fissato dall'AIA rilasciata nelle scorse settimane (250 milligrammi per metro quadrato al giorno): oggi si rilevano valori di deposizioni simili a quelle misurate con produzione pressoché ferma (novembre 2014).

"Come annunciato - conclude la nota - mostreremo alla cittadinanza gli interventi realizzati sugli impianti e il nuovo laminatoio per la produzione a freddo, cuore del progetto industriale di rilancio della Ferriera, il prossimo 7 maggio. Nel frattempo, si proseguirà con la condivisione di ulteriori dati sui risultati conseguiti appena saranno disponibili, con la certezza che ciascuna parte continuerà a promuovere un confronto serio, cioè basato su dati oggettivi e sempre rispettoso di tutti i soggetti coinvolti, perché il rilancio industriale sostenibile della Ferriera è un risultato che accomuna, e non divide, l'azienda e la città".