Il secondo produttore mondiale di minerale ferroso, l’azienda australiana Rio Tinto, ha annunciato di aver prodotto, nel terzo trimestre dell’anno in corso, 76,8 milioni di tonnellate di minerale, un dato in crescita del 12% su base annua. Nel periodo considerato, le spedizioni di minerale dell’azienda sono state cresciute del 15% annuo a quota 78 milioni di tonnellate. L’amministratore delegato di Rio Tinto, Sam Walsh, ha dichiarato che questo rappresenta il primo trimestre intero dall’espansione da 290 milioni di tonnellate annue nella regione di Pilbara, nella parte occidentale dell’Australia. Nel terzo trimestre, le vendite dalla regione di Pilbara hanno continuato ad eccedere la produzione trimestrale, e le scorte che erano state accumulate in anticipo sono state esaurite.
Rio Tinto ha prodotto 205,3 milioni di tonnellate di minerale nel periodo compreso fra gennaio e settembre, un dato in aumento del 12% su base annua che rappresenta il nuovo record assoluto per il periodo considerato. Questo risultato è stato raggiunge grazie ad una combinazione di miglioramenti nella produttività nella realizzazione di rotaie, di mezzi d’opera pesanti e in vari processi di lavorazione, consentendo all’azienda di raggiungere, nel mese di maggio (con due mesi di anticipo), una capacità produttiva annua di 290 milioni di tonnellate di minerale.
La produzione australiana di hard coking coal dell’azienda è scesa del 15% annuo nel terzo trimestre, a quota 1,77 milioni di tonnellate, mentre il dato relativo ai primi nove mesi dell’anno è rimasto invariato rispetto al 2013 a 5,41 milioni di tonnellate.
Secondo quanto dichiarato da Rio Tinto, nel 2014 l’azienda si aspetta di spedire, a livello globale, 300 milioni di tonnellate di minerale ferroso con previsioni di produzione finora invariate a 295 milioni di tonnellate, soggette però a possibili variazioni per cause metereologiche. Ci si aspetta dunque che circa 5 milioni di tonnellate di scorte vengano impiegate entro la fine dell’anno per soddisfare la domanda.