Ilva: manifestazioni di interesse anche da società straniere

venerdì, 12 febbraio 2016 11:32:54 (GMT+3)   |   Brescia
       

I tre commissari straordinari dell'Ilva hanno iniziato a scremare la lista delle società che hanno presentato una manifestazione di interesse per i complessi aziendali facenti capo alla società in amministrazione straordinaria e ad altre società del gruppo. Un lavoro particolarmente complesso, che non si è esaurito nella giornata di ieri come era stato ipotizzato in un primo momento, ma che continuerà anche oggi. Per ora, delle 29 manifestazioni arrivate mercoledì, sono nove quelle considerate ammissibili. Tra queste ArcelorMittal (India), CSN Steel (Brasile), Erp Compliant Fuels (fondo USA), Marcegaglia, Arvedi, Cassa Depositi e Prestiti.
Radiocor riferisce di un'ulteriore offerta al vaglio dei commissari che giungerebbe dalla Cina e precisamente da P&C Shenzhen Fund.

Le offerte provenienti da aziende italiane sarebbero 17, mentre quelle straniere 12. Tra quelle italiane c'è anche quella di Tecnotubi, in cui Michele Amenduni (cugino dei più noti Amenduni-Gresele, già nel capitale dell'Ilva con una quota del 10%) ricopre il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione. L'azienda sarebbe tuttavia interessata soltanto allo stabilimento Ilva di Racconigi (CN), vicino ad Alessio Tubi, che dal 2014 fa parte del Gruppo Amenduni Tubi Acciaio proprio insieme alla Tecnotubi di Alfianello (BS).

Ora prenderà il via la fase di due diligence all'esito della quale le società interessate saranno chiamate a presentare le offerte vincolanti, sulla base delle quali si potrà pervenire al perfezionamento dell'operazione. La "data room" dovrebbe iniziare la prossima settimana e terminare a fine marzo.