Salvaguardia di competenze e posti di lavoro, commercio equo, efficaci strumenti di difesa commerciale, uno schema di scambio delle emissioni che supporti posti di lavoro e innovazione, investimenti in ricerca e sviluppo, un rafforzamento delle strutture industriali: è quanto chiedono i lavoratori del settore siderurgico europeo, che il 9 novembre manifesteranno a Bruxelles nella Giornata d'Azione Europea a sostegno di un futuro sostenibile nella siderurgia, in conformità con quanto deciso lo scorso giugno durante il 2° Congresso di IndustriAll Europe a Madrid.
Secondo quanto riportato da Fim-Cisl, il 9 novembre un corteo marcerà sotto lo slogan "NO a un'Europa senza acciaio". A livello europeo è già iniziata l'organizzazione di una manifestazione di massa con l'invito a tutti i sindacati affiliati ad unirsi a IndustriAll Europe nello sforzo di mobilitazione messo in campo. L'obiettivo è quello di radunare oltre 10mila lavoratori. "La partecipazione dell'Italia - si legge sul sito di Fim-Cisl - è importante per il peso (secondi nel numero di occupati in Europa dopo la Germania) e per le criticità societarie e/o produttive (ArcelorMittal Magona, Beltrame, Ilva, Lucchini, Riva Forni Elettrici, Thyssen-Krupp Ast ecc.) che il settore vive da anni nel nostro paese".