Nell'incontro al Ministero dello Sviluppo economico svoltosi ieri 21 maggio Governo, istituzioni locali e sindacati hanno espresso un giudizio positivo sul piano industriale di Cevital, ma hanno chiesto ulteriori approfondimenti, in particolare sui tempi e sui modi con cui rientreranno al lavoro i mille dipendenti ex-Lucchini nella seconda fase del croprogramma predisposto dalla società algerina. "Si è convenuto di aggiornare l'incontro a martedì 26 maggio, per un approfondimento finale sul piano e per trovare un'intesa sul salario derivante dalla contrattazione di secondo livello", si legge in un comunicato di Fim Cisl.
Difficile dire se quella del 26 maggio sarà la data decisiva per la firma di un accordo complessivo; pare però difficile che, anche nel caso di un'intesa il 26, Cevital possa firmare il contratto di acquisto della ex Lucchini di Piombino entro la fine del mese, come comunque tutti continuano ad auspicare.
L'incontro di ieri ha comunque portato risultati giudicati positivamente da istituzioni e sindacati sul fronte del costo dell'energia, con l'impegno del Governo a trovare una soluzione che garantisca un prezzo competitivo, indispensabile per Cevital al momento della partenza del primo forno elettrico, prevista tra 18 mesi.