Dalla convention autunnale del Bureau of International Recycling (BIR), svoltasi ieri ed oggi a Parigi, "è emerso in modo preoccupante ciò che finora in pochi avevano valutato in termini di potenziali effetti negativi, ovvero la forte offerta di acciaio cinese sia dal punto di vista della qualità che dei volumi". È quanto ha riferito a SteelOrbis il Vice Presidente del Ferrous Board del BIR, Ruggero Alocci, il quale ha spiegato che i volumi provenienti dalla Cina deprimono ulteriormente un mercato già in difficoltà e segnato dal problema dell'overcapacity. Peraltro, la discesa dei prezzi dell'iron ore avvantaggia ulteriormente i produttori cinesi, che dinnanzi ad un rallentamento dei consumi interni sono in grado di posizionarsi sui mercati export con offerte competitive.
Per il mese di novembre, intanto, sono previste ulteriori riduzioni di prezzo, come spiegato nell'analisi odierna dedicata al mercato italiano del rottame.