Dopo oltre 14 ore di serrata trattativa, è passata questa mattina poco prima delle 7:00 la proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi che, di fatto, blocca il piano industriale presentato da ThyssenKrupp per l'Ast di Terni lo scorso luglio.
Le misure, considerate subito "irricevibili" da Governo e sindacati, includevano una riduzione dei costi in tutte le aree di 100 milioni di euro l'anno, un ridimensionamento del personale di circa 550 dipendenti, un taglio agli stipendi del 10%, meno 100 milioni di investimenti ogni anno e la chiusura del secondo forno fusorio entro due anni. Tutto azzerato, almeno per il momento. L'accordo, contenuto in un verbale di due pagine e mezzo, contiene infatti una condizione; quella che tutto resti fermo fino al 4 ottobre, data in cui le parti dovranno in sostanza riscrivere il piano industriale, che ha l'obiettivo finale di far risparmiare all'azienda costi annuali pari a 100 milioni di euro. Il primo appuntamento al Mise dovrebbe avvenire già lunedì prossimo.
"Ora si inizia il confronto nel merito. Ast prima di tutto un patrimonio del Paese e dell'Umbria". Questo il primo commento della presidente della Regione Catiusca Marini.